Uno dei borghi più caratteristici della Lombardia, dove effettuare un suggestivo trekking autunnale, è sicuramente Monteviasco. Situato in Val Veddasca, a circa un’ora d’auto da Varese ed al confine con la Svizzera, sorge a circa 1000 metri di altezza ed è abitato da poco più di una manciata di persone.
Per raggiungerlo è necessario lasciare l’auto al parcheggio e proseguire a piedi salendo i circa 1200 gradini in pietra: la funivia, unica altra via di collegamento, è oggi in disuso a causa di un incidente avvenuto qualche anno fa, durante la manutenzione. Quasi isolato dal resto del mondo, è un luogo che si presta per una passeggiata alla ricerca di funghi (se hai il patentino) e castagne.
Grazie ad una nostra amica, che per prima ci ha fatto conoscere questo posto quando ancora la funivia era in funzione, è oggi meta della nostra consueta gita in compagnia nei mesi che precedono l’inverno.
Un trekking autunnale
La mulattiera che conduce alla cima può essere percorsa in tutte le stagioni, ma riteniamo che un trekking autunnale sia l’ideale: i colori del bosco, le castagne lungo il tragitto, i funghi, le pietre di cui sono costituiti sia il sentiero che il paesino stesso, rendono ancor più affascinante questo tragitto.
La scalinata si inerpica lungo il dorso della montagna, alternando alti gradini in parte sconnessi a scalini più bassi, poco adatti a bambini al di sotto dei 5 anni o comunque non abituati a camminare lungo percorsi piuttosto impegnativi.
Un passo dopo l’altro, sostando a più riprese per riprendere fiato e raccogliere qualche frutto del bosco, si passa davanti alla cappella eretta in occasione della visita pastorale del Cardinale Schuster. Le chiacchiere con gli amici aiutano a non sentire la fatica. La strada prosegue, curva, rallenta la salita e poi riprende la pendenza, fino a raggiungere il Santuario della Madonna della Serta.
Un cartello invita a recitare tre Ave Maria per ricevere 200 giorni di indulgenza. Non sempre il Santuario è accessibile ma, se trovi aperto il portone d’ingresso, non indugiare ed entra: il rosso porpora e l’azzurro di questo piccolo luogo di culto ti faranno sentire accolto e ti sorprenderanno per la loro vivacità cromatica.
Guardando in alto, ecco che si scorgono le prime case; la strada le costeggia fino a condurre all’abbeveratoio in pietra del paese. Dopo un’ora e un quarto di cammino, la meta è finalmente raggiunta e ci si può riposare e dissetare con l’acqua fresca e pulita che sgorga limpida.
Le poche case arroccate lungo la parete della montagna fanno sentire protetti. Il centro del paese è costituito dalla chiesetta dedicata a San Martino e Barnaba, che accoglie un piccolo presepe. Il suo campanile in parte diroccato domina il luogo. A pochi passi, una terrazza da cui, in giornate di sole, si gode un bel panorama; a dominarla, una meridiana: segna il tempo che, in questo luogo, sembra essersi fermato.
Alcune strette case dividono il sentiero in due parti, che si ricongiungono davanti ai tre ristoranti del borgo.
Il Ristorante El Barchet
Ogni anno ci ritroviamo al Ristorante El Barchet che offre ottimi piatti della cucina locale: polenta, selvaggina, risotto, formaggi locali e gelato di capra sono solo alcune delle specialità della casa. Ora che la funivia non è in funzione, il cibo viene portato a monte seguendo lo stesso ripido sentiero che abbiamo percorso anche noi.
I piatti hanno perciò un gusto particolare: quello dell’amore di questa gente per il proprio paese, quello della fatica e della passione, quello della tradizione che si vuole mantenere viva.
Purtroppo non ti possiamo mostrare le foto di ciò che abbiamo degustato: i piatti sono stati svuotati prima ancora di riuscire a scattare qualche immagine!
RistorantI di monteviasco
I ristoranti di Monteviasco, come accennato, sono tre. Assicurati di prenotare: i coperti non sono molti, mentre i viandanti sì!
Ti lasciamo i contatti:
- Il Vecchio Circolo +39 0332 568529.
- Trattoria Il Camoscio Bellavista +39 0332 573 366.
- El Barchet +39 348 8839418.
Il ritorno a valle
Prima di scendere, dai un’occhiata al punto di arrivo della funivia, oggi vuoto, e immagina cosa significhi per questa manciata di persone vivere qui senza il suo ausilio.
La discesa è sicuramente più semplice, soprattutto dopo qualche bicchiere di vino in più e i gustosi zuccherini imbevuti di liquore che ci hanno servito a fine pasto.
I nostri consigli
Per un trekking autunnale a Monteviasco, ti consigliamo:
- Scarpe da trekking
- Abbigliamento comodo e “a cipolla” (anche se il tempo è freschino, la salita alzerà la temperatura corporea)
- una cesta adatta a contenere castagne e funghi
- una borraccia piena d’acqua: non ci sono fontanelle lungo il percorso se non all’arrivo: potrai riempirla all’abbeveratoio prima di ridiscendere
- Non avere fretta di arrivare in cima: la salita è faticosa e inoltre non avresti il tempo di godere appieno del percorso
- Mentre sali, pensa alla fatica che compiono oggi gli abitanti senza la funivia: comprenderai ancora di più quanto siamo abituati alle comodità.
- Se vuoi pranzare al ristorante, ricorda di prenotare per non rischiare di non trovare posto
BUONA RACCOLTA!
Vuoi conoscere un altro luogo dove raccogliere castagne in provincia di Varese? Leggi qui.
Raccogliere castagne e avere la scusa per andare a visitare borghi montani come questo è una gioia. E spesso mi abbandono a questi piaceri. Anche virtualmente. 😉
Un luogo che regala pace!
Sembra un posto perfetto per l’autunno. Grazie però per l’avvertimento sui bambini piccoli. Missà che dovremo aspettare ancora un po’ prima di portarci il piccolo bisonte.
Qualche annetto ancora e poi sarà pronto!
Dai, non lo conoscevo! Metto in lista questa escursione per la prossima primavera,sperando di non essere troppo fuori allenamento!
Piano piano si arriva in cima: sono sicura che non avrai problemi!
Devo ammettere che la Lombardia non è un posto in cui vado spesso perciò appena ho letto il titolo al tuo post mi sono incuriosita…ed eccomi qui!
Segnerò questa località di cui non ho mai sentito parlare. Mi piacerebbe molto organizzare una bella giornata di trekking in giro per i boschi a raccogliere castagne!
Ci sono anche un bel Santuario e tre buoni ristoranti!
Non conoscevo questa zona, ma sono sempre alla ricerca di posti dove fare trekking. Non sono molto lontana, lo terrò in considerazione.
Grazie Claudia e Mattia: ci fa piacere possa essere uno spunto per una gita fuori porta per voi
Sai che è da tantissimo tempo che non vado per castagne? Ricordo l’ultima volta che risale a quasi 10 anni fa, mi sono divertita un mondo anche se alla fine di castagne ne avevo raccolte poche.
Le castagne sono una scusa per stare in compagnia allegramente 😍
Che posti bellissimi! ispirano riflessioni e buoni sentimenti. Una bella passeggiata nei boschi alla ricerca di funghi e castagne ci rimette in contatto con la natura. Direi inoltre che assaggerei volentieri il gelato di capra, per me una vera novità!
Tutti prodotti naturali e gustosi
Che posti bellissimi, perfetto anche per un weekend rilassante!
E si mangia molto bene! 😉
Adoro i tuoi post su trekking con bambini!! Abitando in zone diverse, ma vicine, prendero’ sicuramente spunto!
Grazie Irene! Contenta che possano essere uno spunto per nuove esplorazioni in famiglia
Che bella idea per una passeggiata autunnale, mi piace molto andare a cercare le castagne 🌰
Anche a noi, soprattutto in compagnia!