Quando hai una principessa in casa, un giro in carrozza a Vienna è d’obbligo: non c’è niente di più emozionante che vedere la tua bimbetta di 4 anni salutare con la manina alzata come una vera discendente della Regina. Ecco perché è d’obbligo visitare Vienna! Qui trovi le nostre emozioni, le nostre scoperte, il diario dei nostri tre giorni in questa splendida città.
GIORNO 1 – Italia-Vienna via Graz (km 900 ca)
I nostri viaggi sono spesso on the road, con la nostra auto amiamo percorrere chilometri su strade vecchi e e nuove. Questa volta la destinazione è il Centro Europa, con una prima tappa a Vienna, dopo una sosta di qualche ora a Graz per riposare sulle poltroncine imbottite sparse nella Rathaus Platz, curiosando fra i libri messi gratuitamente a disposizione dalla città.
Vienna è a misura di famiglia: tutto ciò che c’è da vedere è facilmente raggiungibile, soprattutto se si sceglie un modesto appartamentino vicino alla fermata del tram nr 1, che percorre tutto il Ring, l’anello stradale che circonda il centro della città e si spinge fino al Prater, il famoso parco dei divertimenti. Quello scelto da noi è a circa 1 km dalla Karlskirche, in una tranquilla zona abitata prevalentemente da immigrati provenienti dal Pakistan; dispone anche di un locale lavanderia e noi, dopo un giorno di viaggio, già ne abbiamo bisogno: viaggiare con i bambini implica o un bagaglio enorme, o la decisione di avere vestiti macchiati per altri 10 giorni, o un po’ di detersivo e una lavatrice a gettoni!
I locali comuni ti danno anche la possibilità di fare nuove conoscenze: sei lì che cerchi dove inserire le monete, o chi ti sta accanto necessita qualche informazione su come avviare la lavatrice, ed ecco che hai una nuova occasione per entrare nella vita di qualcun altro, anche se solo per poco. E’ quello che succede la prima sera anche a me, quando incrocio gli occhi di una supplicante ragazza araba alla ricerca del tasto ‘centrifuga’. Non so il suo nome, ma è subito sintonia: qualche parola, un aiuto, un saluto.
GIORNO 2 – La Principessa al Castello di Schoenbrunn e al Belvedere
Quanto dista Schoenbrunn? Auto o metro? A volte i consigli dei locali non sono dei migliori. Ci lasciamo convincere dalla proprietaria di casa a recarci al castello con l’auto: ecco, non fatelo… la metro arriva tranquillamente a 200 metri dall’ingresso e vi fa risparmiare 19 (!!!) euro di parcheggio per mezza giornata.
Ore 08:15 – abbiamo deciso di aprire noi il castello insieme agli addetti alla biglietteria: con nessuna intenzione di fare le code chilometriche descritte in diverse recensioni, la sveglia oggi è suonata presto. Il vantaggio di diventare quasi parte dello staff è che il ragazzo allo sportello non perde la pazienza nell’illustrarti tutte le tipologie di biglietto disponibili: da quello per il solo palazzo, al Classic Tour ticket che consente la visita di 40 stanze del castello più i giardini oltre alla Gloriette e al labirinto, o Classic Tour Plus Ticket che aggiunge anche una fetta di torta, fino al GOLD Pass, che consente di accedere anche al museo delle carrozze e allo zoo, o al SISSI ticket, una card che permette di visitare molti luoghi legati alla leggendaria Principessa Sissi. Con i nostri Classic Tour Tickets in mano, 4 ore al Castello trascorrono senza neanche accorgersene. L’audioguida gratuita, consegnata anche ai bambini, è un’ottima opportunità per scoprire i diversi ambienti del palazzo tenendo a bada le piccole creature che diversamente vorrebbero toccare tutto, attratte da oggetti sconosciuti o per lo meno strani ai loro occhi, e per saltare le spiegazioni più noiose (poche per la verità).
40 minuti dopo aver sentito l’ultima descrizione, iniziamo una lenta salita alla Gloriette scattando foto, giocando con i piccoletti, sostando al bar, prima di ridiscendere verso il Labirinto (nessuna paura: il rischio di perdersi non è elevato) e decidere all’ultimo di entrare al Museo delle Carrozze (è possibile acquistare il biglietto supplementare direttamente all’ingresso), che consiglio per la particolarità dei mezzi conservati e che riescono a raccontare la vita al castello da un’altra prospettiva; si trovano inoltre alcuni abiti della Principessa (piccoletta, devo dire, forse perché le nostre dimensioni sono tutt’altro che nella norma).
Con un ‘ciao ciao’ principesco salutiamo Schoenbrunn, direzione Belvedere e qui, finalmente, i quadri di Klimt studiati a scuola si materializzano: il loro oro è intenso e unico…ma la principessina dorme…e Lorenzo da ometto ascolta pazientemente le mie spiegazioni, con uno sguardo al giardino del Palazzo dove non vede l’ora di correre.
GIORNO 3 – Passeggiata in Centro e divertimento al Prater
Sveglia presto: colazione e via sul tram fino all’Opera. Una visita dall’esterno, un’occhiata alla dirimpettaia Karlskirche e poi a piedi lungo le vie del centro, animate da negozi, fino alla Stephenskirche e al Palazzo di Hofburg, che piace ai ragazzi per le sue stanze arredate e ricche di curiosità (ma lo sapevi che la Principessa Sissi aveva una palestra in camera? Anelli appesi al soffitto per fare esercizi ed altri attrezzi: moderna, la ragazza!). E per immergersi nello spirito principesco della città, un giro in carrozza non può che raccogliere i favori di grandi e piccini.
Per una pausa in tipico stile viennese, fai una sosta alla famosa pasticceria Sacher ma, per essere certo che sia degna del suo nome, devi provare la versione della stessa torta anche da Demel. Noi non lo sapevamo prima di questo viaggio, ma pare che ci sia una disputa ancora aperta su chi sia il vero inventore di questa gustosa specialità viennese; al di là di chi l’abbia ideata, per noi Damler è il 🔝
Vienna è anche completare la visita trascorrendo un pomeriggio al Prater, famoso per la sua ruota panoramica. Non ci sono biglietti cumulativi per le diverse attrazioni: come in un grande Luna Park, ogni giostra ha il suo costo separato e tra un giro sulle montagne russe, qualche bernoccolo nella galleria degli specchi e uno zucchero filato o frittella, il tempo trascorre rapidamente.
Un compleanno speciale
La sera i festeggiamenti attendono la nostra famiglia: è il 7° compleanno di Lorenzo. La torta (Sacher) è pronta, la candela troneggia nel centro e per accenderla… Ecco lo sapevo, neanche i fornelli ci vengono in aiuto: sono elettrici! Scendo le scale alla ricerca di qualcuno con un accendino e trovo lei, la Ragazza della Lavatrice; a gran voce chiama le altre donne della famiglia, delle quali vedo solo gli occhi, pieni di complicità femminile. Nel loro appartamento c’è gran fermento: una enorme pentola ribolle e un intenso profumo di carne e spezie permea il locale ed entra con forza dalle narici; ricordi lontani di un viaggio in Marocco si affacciano per un istante alla memoria. Donne che si consultano, bisbigli, mormorii: la più anziana del gruppo acconsente affinché la Ragazza della Lavatrice chieda agli uomini, riuniti in un altro appartamento, un accendino. La festa è salva e la torta pronta per compiere il suo dovere.
Un piccolo mondo arabo, all’interno di un’isola pakistana, nello stato austriaco, nel corso di un viaggio che tocca più Stati, che fanno parte di questo nostro meraviglioso Mondo. Conoscenze fugaci che ti proiettano in altre realtà, che continui a portarti nel cuore: grazie Ragazza della Lavatrice!
Vienna c’è lho nel cuore doppiamente: 1) è stato il nostro primo viaggio all’estero come coppia a 19 anni e 2) amo la principessa Sissi!!! Avete fatto un bel tour!!
Grazie Marina! Le principesse sono parte della nostra vita quotidiana